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Come adattarsi allo smartworking

Marzo 29, 2021
Come adattarsi allo smartworking

Come tutti ben sanno, la pandemia da Covid-19 ha portato a stravolgimenti epocali a livello globale, penetrando in ogni aspetto della vita di tutti i giorni di chiunque. Libertà limitate, spostamenti non permessi, quotidianità stravolte… Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, eppure è accaduto, e non abbiamo potuto far altro che adattarci. Siamo umani e abili in questo, quindi ci siamo abituati a rimanere in casa, a modificare le modalità di acquisto e a limitare le uscite, a studiare e a lavorare online.

Quest’ultimo aspetto, in particolare, è stato preponderante: gran parte della vita che svolgevamo fuori casa, all’aperto o in ufficio, si è riversata online. Colloqui su skype, allenamenti in palestra trasferiti su zoom, conferenze divenute ‘webinar’ e perfino discussioni di laurea online. Questo ha incrementato anche gli acquisti online, dalle spese alimentari a prodotti per la casa, fino a libri, indumenti, elettrodomestici; tutto acquistato con un clic e fatto recapitare direttamente a casa. L’acquisto online era già un trend affermato, ma nell’ultimo anno è sicuramente cresciuto a dismisura. Ciò ha portato a un miglioramento dei siti web delle compagnie distributrici e ad un più attento sguardo alle recensioni di negozi online da parte dei clienti.

Infine, chi ha potuto, ha smesso di recarsi a lavoro e ha iniziato a farlo da casa.

Cosa ha comportato, questo?

Tra i pregi, sicuramente la possibilità di dormire un po’ di più al mattino! Assieme alla riduzione del traffico in strada, con conseguente miglioramento dell’aria che respiriamo, e più tempo per svolgere faccende e commissioni personali (se abili ad organizzare la propria tabella di marcia!). Allo stesso tempo, un grosso rischio è stato – ed è – senz’altro l’alienazione dovuta allo stare sempre nello stesso luogo e alla mancanza di un confine tra spazi personali e lavorativi. Questi aspetti possono comportare problemi di stress e bassa produttività, così come mancanza di motivazione ed energia.

Lo smartworking – o lavoro agile – ha i suoi pregi e i suoi difetti. Ma è anche vero che, seguendo alcuni piccoli consigli, è possibile ottimizzare questa nuova pratica e viverla al meglio.

Purtroppo non tutti hanno la possibilità di godere di uno studio tutto per loro, a causa di famiglie numerose o appartamenti sempre più piccoli. A prescindere da tutto, però, alcune accortezze generali alla portata di tutti possono salvaguardare e migliorare il lavoro casalingo. La cosa principale è, senza dubbio, il ritagliarsi uno spazio adeguato, adibito ad uso esclusivamente lavorativo dove poter svolgere il proprio impiego in tutta tranquillità. Vediamo cosa serve:

  • La stanza: la scelta della stanza è la più importante, scegli la più silenziosa possibile, lontana da rumori molesti e da distrazioni come TV, videogiochi o cucina. Possibilmente ben illuminata, dotata di prese elettriche e di scaffali o ripiani dove disporre il materiale di lavoro.
  • La scrivania: oggetto imprescindibile, disponibile in ogni fascia di prezzo e facilmente collocabile in ogni stanza. Da sistemare in quella che riterremo più adeguata e silenziosa.
  • La sedia: anch’essa oggetto imprescindibile, e da non dare per scontata! Una sedia comoda e professionale, dallo schienale ergonomico, è fondamentale per mantenere una postura corretta (e non dover ricorrere al fisioterapista dopo una settimana di lavoro agile…).
  • Orari chiari e definiti: è importante stilare una tabella di marcia e seguirla con cura, altrimenti finirete per svegliarvi alle 11 e pranzare alle 3 del pomeriggio, o lavorare ad orari improbabili compromettendo il vostro bioritmo! Dotatevi di acqua fresca e snack, così da non dovervi alzare troppo spesso (e non farvi distrarre dal frigo di casa, tentazione per tutti…).

Infine, una pianta vicino, magari una candela profumata e un po’ di musica rilassante non possono che aiutare nella concentrazione. Lo smartworking non è mai stato così facile!